Questa volta non vi parlerò dell'SL-1200, promesso (...ho detto solo per questa volta! :P), ma di una splendida serie di apparecchi prodotti dalla stessa Matsushita tra il 1977 ed il 1980.
Mi riferisco alla cosiddetta “flat series” con maniglie a rack, composta dalle seguenti parti:
- SU-9070 pre
- SE-9060 finale
- SH-9020 unità vu-meter
- ST-9030 tuner
- SH-9010 equalizzatore
Ebbene me li sono accaparrati tutti, eccetto l'equalizzatore, cui riconosco un interesse più collezionistico che pratico (forse a torto, forse a ragione, ci sono diverse scuole di pensiero, lo so...).
IL FINALE SE-9060:
Tutto è iniziato quando mi sono imbattuto nell'annuncio di vendita di un SE-9060 nella mia città, ad un prezzo incredibile, direi la metà del suo valore di mercato.
Visto l'annuncio il giorno stesso in cui è stato pubblicato, telefono la mattina, e uscendo dal lavoro vado diretto a casa del venditore, dove ad attendermi trovo un SE-9060 in buono stato di conservazione estetico (pannello superiore un poco ossidato, nulla di grave) ed in perfetto stato di originalità dal punto di vista circuitale, vale a dire con transistor driver e finali corretti, nessun segno di “manipolazione” sullo stampato e lato saldature, insomma un finale che non ha mai subito alcun intervento di riparazione; potenziometri ok, nessun fruscìo, i relè aprono e chiudono correttamente, pago, lo prendo e corro a casa felice come un bambino :)
A casa scopro che persino i fusibili sono i suoi originali... lo deduco perchè mostrano tutti il logo del medesimo fabbricante nipponico, la stessa stampigliatura etc. etc.
Questo finale non è molto potente, essendo un 70W x 2 su 8 ohm che salgono a 90W x 2 su 4 ohm, tuttavia appare molto ben costruito e direi anche sovraingegnerizzato, se pensiamo che la capacità di filtraggio complessiva arriva a 72.000uF (splendidi i 4 condensatori autoctoni che campeggiano al centro dello stampato), un valore molto elevato in relazione alla potenza espressa.
E' anche possibile settarlo in mono, 180W x 1 su 8 ohm, ma questo è un settaggio che non mi entusiasma, perchè in questa modalità l'impedenza “vista” dai due stadi finali si dimezza, e se la curva (output power vs. load impedance) serigrafata sul pannello superiore è veritiera, a 2 ohm questo finale già inizia a “sedersi”, e questi 2 ohm equivalgono a 4 ohm nell'impiego in mono...
La costruzione è totalmente simmetrica, e rivela una scelta secondo me indovinatissima, cioè quella di collocare all'esterno del telaio i due trasformatori e soprattutto i due dissipatori, anch'essi surdimensionati in relazione ai transistor impiegati (stando a quanto ho letto in giro per la rete, nessuno li ha mai sentiti poco più che tiepidi...).
Ognuno dei due dissipatori dispone di un adesivo sensibile alla temperatura, che cambia colore al superamento dei 50°C... finezza piuttosto inutile, ma che denota la cura nei dettagli di questo apparecchio.
Il vantaggio dei dissipatori collocati esternamente al telaio è duplice, da una parte la convezione viene efficientata, dall'altra è possibile verificare anomalie o sbilanciamenti di temperatura tra i due canali senza dover scoperchiare nulla.
Chiaramente ho eseguito la procedura di allineamento, che consiste nella verifica delle tensioni di alimentazione (erano ok), nella regolazione della DC sui morsetti di uscita e della corrente di polarizzazione dei finali. Quest'ultima regolazione era parecchio distante dai parametri indicati nel service manual, essendo la tensione rilevata di 7mV anziché 20mV; ho quindi provveduto a correggere il tiro.
Per sicurezza ho ricontrollato tutti i parametri a distanza di 15 giorni e li ho trovati così come li avevo regolati... molto bene. Il finale ha poi lavorato continuativamente per 8 ore senza manifestare alcun problema.
L'unico dettaglio sottotono di questo finale sono i morsetti di uscita, non propriamente “entusiasmanti”.
Dettagli qui: http://www.thevintageknob.org/technics-SE-9060.html
Foto:
IL PRE SU-9070:
Questo arriva dalla Germania, in compagnia dell'unità vu-meter SH-9020 e del tuner ST-9030, e ve lo dico subito, si tratta di un prodotto eccellente.
Se ne è già parlato bene in passato, sempre qui su videohifi:
http://forum.videohifi.com/discussion/118211/technics-su-9070/p1
http://forum.videohifi.com/discussion/169007/pre-e-finale-technics-su9070-se9060/p1
Signori mi ha letteralmente sbalordito... costruzione interna impressionante, simil Yamaha C-2, con potenziometro volume/balance blindato, ovviamente autoctono (Matsushita)... i selettori di ingresso e rec-out sono, come dire, “ispezionabili” e in qualche misura è possibile pulirli senza doverli rimuovere o smontare... nel mio caso funzionavano già in maniera quasi ottimale, ma li ho puliti ugualmente “for the peace of mind”.
I controlli di tono sono assenti (niente storie di “treble e belzebù”, sorry), e non ne sento la mancanza... se si vuole intervenire sul segnale, si fa sempre in tempo ad acquistare l'unità equalizzatrice SH-9010.
La diafonia tra i canali è NULLA, e lo stadio phono è di una silenziosità disarmante, sia su MM che su MC. Capacità e impedenza di ingresso non sono regolabili, anche se c'è chi ha modificato il circuito implementando questa funzionalità.
Il numero di ingressi è elevato, sono 5 di linea (di cui 3 tape, quindi con in/out) + 2 phono MM + 1 phono MC, e anche le uscite del pre sono doppie, una in DC e l'altra disaccoppiata.
Le manopole sono di alluminio, fredde, piacevoli e concrete al tatto, e anziché essere rotonde sono piatte... tale scelta si rivela intelligente perchè, in assenza di led indicatori, è ugualmente possibile a colpo d'occhio individuare la posizione dei vari selettori.
Qui non ci sono pettini che si ossidano o altri problemi, è un pre solido e concreto.
Anche questo appare 100% originale al suo interno, e anche questo è stato verificato nell'allineamento seguendo il service manual (ho soltanto dovuto ritoccare la dc offset su un canale).
La concretezza è evidente, per es. le morsettiere degli ingressi vanno a contatto col “maschio” dei connettori RCA non attraverso una connessione “a pinzetta” (tipo connettori punto-linea), che ho visto anche su pre di un certo lignaggio (es. Sony TA-E77ESD), ma attraverso una femmina cilindrica, che assicura un contatto sempre ottimale col connettore.
Come suona? L'ho ascoltato assieme al suo finale, il suono è assolutamente PULITO, l'impostazione non è quella “americana” (un po' calda o grassa) ma piuttosto quella giapponese, asciutta e molto pulita.
Rispetto all'integrato che utilizzavo prima con le Grundig Box 1500a, un Onkyo Integra A-8780, è sembrato di togliere un velo davanti ai diffusori.
E' un pre che consiglio senza riserve, sicuramente un best buy nella sua categoria di prezzo.
Foto:
IL TUNER ST-9030:
Non sono un esperto di tuner, lo confesso, per me l'uno vale l'altro o quasi... sarà perchè non mi dedico ad ascolti particolarmente qualitativi attraverso il tuner....
In ogni caso anche lui mostra una costruzione blindata, e da quel che ho letto/capito è anche lui ben progettato. Ha un "fm variable tuning capacitor" (come si traduce?) a 8 stadi.
Mi ha stupito il connettore di antenna, di tipo F, come quello usato per collegare i decoder digitali alle parabole, in luogo della più comune presa d'antenna IEC... il connettore F va avvitato, e visto che si usa per frequenze superiori al Ghz, mi aspetto che abbia una perdita d'inserzione minore... anche qui, credo si tratti di una finezza.
Approfondimenti qui:
http://www.gromit.dk/technics/st-9030.pdf
http://www.ham-radio.com/k6sti/st-9030.htm
Foto:
L'UNITA' VU METER SH-9010:
Questa è una vera e propria “diavoleria”. Consente di visualizzare la potenza erogata in 3 modi differenti:
- hold (mantiene gli aghi sul picco)
- peak (lettura standard)
- average (lettura media, viene ottenuta allungando i tempi di “attacco” e “rilascio” degli srumenti)
L'unità accetta due connessioni di tipo pre (naturalmente prevede le relative prese passanti) oppure una connessione di potenza. Io ho utilizzato quest'ultima, sia per evitare di “sporcare” il segnale tra pre e finale, sia perchè ho interesse a visualizzare cosa esce a valle della catena pre-finale, e non soltanto “a metà strada”.
Foto:
Cos'altro aggiungere? Caratteristiche comuni a tutta la serie sono i pannelli superiori serigrafati, con schemi a blocchi e curve caratteristiche, e la possibilità di rimuovere sia questi che i pannelli inferiori con assoluta facilità e immediatezza, oltre ad una cablatura interna sempre ben strutturata (niente "insalate" di fili tipo deck Aiwa...).
La colorazione è quella caratteristica brunita che Technics utilizzava in quegli anni, difatti presente anche sui "nasoni" RS-1500/1506.
Sono presenti delle splendide e solide maniglie rack, ancorate a pannelli frontali di spessore assolutamente generoso.
Non ci sono serigrafie in corsivo, o bei piedoni cromati (magari in plastica... :-w), o pannelli laterali in cartapesta impiallacciati finto-ciliegio...
No maschere. No alibi. Questi sono prodotti sinceri e concreti!
Spero che vi piacciano, mi farebbe piacere scambiare delle impressioni con voi! :-bd
Mi riferisco alla cosiddetta “flat series” con maniglie a rack, composta dalle seguenti parti:
- SU-9070 pre
- SE-9060 finale
- SH-9020 unità vu-meter
- ST-9030 tuner
- SH-9010 equalizzatore
Ebbene me li sono accaparrati tutti, eccetto l'equalizzatore, cui riconosco un interesse più collezionistico che pratico (forse a torto, forse a ragione, ci sono diverse scuole di pensiero, lo so...).
IL FINALE SE-9060:
Tutto è iniziato quando mi sono imbattuto nell'annuncio di vendita di un SE-9060 nella mia città, ad un prezzo incredibile, direi la metà del suo valore di mercato.
Visto l'annuncio il giorno stesso in cui è stato pubblicato, telefono la mattina, e uscendo dal lavoro vado diretto a casa del venditore, dove ad attendermi trovo un SE-9060 in buono stato di conservazione estetico (pannello superiore un poco ossidato, nulla di grave) ed in perfetto stato di originalità dal punto di vista circuitale, vale a dire con transistor driver e finali corretti, nessun segno di “manipolazione” sullo stampato e lato saldature, insomma un finale che non ha mai subito alcun intervento di riparazione; potenziometri ok, nessun fruscìo, i relè aprono e chiudono correttamente, pago, lo prendo e corro a casa felice come un bambino :)
A casa scopro che persino i fusibili sono i suoi originali... lo deduco perchè mostrano tutti il logo del medesimo fabbricante nipponico, la stessa stampigliatura etc. etc.
Questo finale non è molto potente, essendo un 70W x 2 su 8 ohm che salgono a 90W x 2 su 4 ohm, tuttavia appare molto ben costruito e direi anche sovraingegnerizzato, se pensiamo che la capacità di filtraggio complessiva arriva a 72.000uF (splendidi i 4 condensatori autoctoni che campeggiano al centro dello stampato), un valore molto elevato in relazione alla potenza espressa.
E' anche possibile settarlo in mono, 180W x 1 su 8 ohm, ma questo è un settaggio che non mi entusiasma, perchè in questa modalità l'impedenza “vista” dai due stadi finali si dimezza, e se la curva (output power vs. load impedance) serigrafata sul pannello superiore è veritiera, a 2 ohm questo finale già inizia a “sedersi”, e questi 2 ohm equivalgono a 4 ohm nell'impiego in mono...
La costruzione è totalmente simmetrica, e rivela una scelta secondo me indovinatissima, cioè quella di collocare all'esterno del telaio i due trasformatori e soprattutto i due dissipatori, anch'essi surdimensionati in relazione ai transistor impiegati (stando a quanto ho letto in giro per la rete, nessuno li ha mai sentiti poco più che tiepidi...).
Ognuno dei due dissipatori dispone di un adesivo sensibile alla temperatura, che cambia colore al superamento dei 50°C... finezza piuttosto inutile, ma che denota la cura nei dettagli di questo apparecchio.
Il vantaggio dei dissipatori collocati esternamente al telaio è duplice, da una parte la convezione viene efficientata, dall'altra è possibile verificare anomalie o sbilanciamenti di temperatura tra i due canali senza dover scoperchiare nulla.
Chiaramente ho eseguito la procedura di allineamento, che consiste nella verifica delle tensioni di alimentazione (erano ok), nella regolazione della DC sui morsetti di uscita e della corrente di polarizzazione dei finali. Quest'ultima regolazione era parecchio distante dai parametri indicati nel service manual, essendo la tensione rilevata di 7mV anziché 20mV; ho quindi provveduto a correggere il tiro.
Per sicurezza ho ricontrollato tutti i parametri a distanza di 15 giorni e li ho trovati così come li avevo regolati... molto bene. Il finale ha poi lavorato continuativamente per 8 ore senza manifestare alcun problema.
L'unico dettaglio sottotono di questo finale sono i morsetti di uscita, non propriamente “entusiasmanti”.
Dettagli qui: http://www.thevintageknob.org/technics-SE-9060.html
Foto:
IL PRE SU-9070:
Questo arriva dalla Germania, in compagnia dell'unità vu-meter SH-9020 e del tuner ST-9030, e ve lo dico subito, si tratta di un prodotto eccellente.
Se ne è già parlato bene in passato, sempre qui su videohifi:
http://forum.videohifi.com/discussion/118211/technics-su-9070/p1
http://forum.videohifi.com/discussion/169007/pre-e-finale-technics-su9070-se9060/p1
Signori mi ha letteralmente sbalordito... costruzione interna impressionante, simil Yamaha C-2, con potenziometro volume/balance blindato, ovviamente autoctono (Matsushita)... i selettori di ingresso e rec-out sono, come dire, “ispezionabili” e in qualche misura è possibile pulirli senza doverli rimuovere o smontare... nel mio caso funzionavano già in maniera quasi ottimale, ma li ho puliti ugualmente “for the peace of mind”.
I controlli di tono sono assenti (niente storie di “treble e belzebù”, sorry), e non ne sento la mancanza... se si vuole intervenire sul segnale, si fa sempre in tempo ad acquistare l'unità equalizzatrice SH-9010.
La diafonia tra i canali è NULLA, e lo stadio phono è di una silenziosità disarmante, sia su MM che su MC. Capacità e impedenza di ingresso non sono regolabili, anche se c'è chi ha modificato il circuito implementando questa funzionalità.
Il numero di ingressi è elevato, sono 5 di linea (di cui 3 tape, quindi con in/out) + 2 phono MM + 1 phono MC, e anche le uscite del pre sono doppie, una in DC e l'altra disaccoppiata.
Le manopole sono di alluminio, fredde, piacevoli e concrete al tatto, e anziché essere rotonde sono piatte... tale scelta si rivela intelligente perchè, in assenza di led indicatori, è ugualmente possibile a colpo d'occhio individuare la posizione dei vari selettori.
Qui non ci sono pettini che si ossidano o altri problemi, è un pre solido e concreto.
Anche questo appare 100% originale al suo interno, e anche questo è stato verificato nell'allineamento seguendo il service manual (ho soltanto dovuto ritoccare la dc offset su un canale).
La concretezza è evidente, per es. le morsettiere degli ingressi vanno a contatto col “maschio” dei connettori RCA non attraverso una connessione “a pinzetta” (tipo connettori punto-linea), che ho visto anche su pre di un certo lignaggio (es. Sony TA-E77ESD), ma attraverso una femmina cilindrica, che assicura un contatto sempre ottimale col connettore.
Come suona? L'ho ascoltato assieme al suo finale, il suono è assolutamente PULITO, l'impostazione non è quella “americana” (un po' calda o grassa) ma piuttosto quella giapponese, asciutta e molto pulita.
Rispetto all'integrato che utilizzavo prima con le Grundig Box 1500a, un Onkyo Integra A-8780, è sembrato di togliere un velo davanti ai diffusori.
E' un pre che consiglio senza riserve, sicuramente un best buy nella sua categoria di prezzo.
Foto:
IL TUNER ST-9030:
Non sono un esperto di tuner, lo confesso, per me l'uno vale l'altro o quasi... sarà perchè non mi dedico ad ascolti particolarmente qualitativi attraverso il tuner....
In ogni caso anche lui mostra una costruzione blindata, e da quel che ho letto/capito è anche lui ben progettato. Ha un "fm variable tuning capacitor" (come si traduce?) a 8 stadi.
Mi ha stupito il connettore di antenna, di tipo F, come quello usato per collegare i decoder digitali alle parabole, in luogo della più comune presa d'antenna IEC... il connettore F va avvitato, e visto che si usa per frequenze superiori al Ghz, mi aspetto che abbia una perdita d'inserzione minore... anche qui, credo si tratti di una finezza.
Approfondimenti qui:
http://www.gromit.dk/technics/st-9030.pdf
http://www.ham-radio.com/k6sti/st-9030.htm
Foto:
L'UNITA' VU METER SH-9010:
Questa è una vera e propria “diavoleria”. Consente di visualizzare la potenza erogata in 3 modi differenti:
- hold (mantiene gli aghi sul picco)
- peak (lettura standard)
- average (lettura media, viene ottenuta allungando i tempi di “attacco” e “rilascio” degli srumenti)
L'unità accetta due connessioni di tipo pre (naturalmente prevede le relative prese passanti) oppure una connessione di potenza. Io ho utilizzato quest'ultima, sia per evitare di “sporcare” il segnale tra pre e finale, sia perchè ho interesse a visualizzare cosa esce a valle della catena pre-finale, e non soltanto “a metà strada”.
Foto:
Cos'altro aggiungere? Caratteristiche comuni a tutta la serie sono i pannelli superiori serigrafati, con schemi a blocchi e curve caratteristiche, e la possibilità di rimuovere sia questi che i pannelli inferiori con assoluta facilità e immediatezza, oltre ad una cablatura interna sempre ben strutturata (niente "insalate" di fili tipo deck Aiwa...).
La colorazione è quella caratteristica brunita che Technics utilizzava in quegli anni, difatti presente anche sui "nasoni" RS-1500/1506.
Sono presenti delle splendide e solide maniglie rack, ancorate a pannelli frontali di spessore assolutamente generoso.
Non ci sono serigrafie in corsivo, o bei piedoni cromati (magari in plastica... :-w), o pannelli laterali in cartapesta impiallacciati finto-ciliegio...
No maschere. No alibi. Questi sono prodotti sinceri e concreti!
Spero che vi piacciano, mi farebbe piacere scambiare delle impressioni con voi! :-bd