ANTEFATTO: lo scorso sabato, avendo un'ora libera in giro per la città, sono entrato in un mercatino dell'usato. Un mercatino dove si trova di tutto: dagli abiti usati ai mobili, libri, dischi, soprammobili, elettrodomestici, oggetti abominevoli che qualcuno ha ricevuto in regalo e mai ha osato esporre in casa propria... cose così. C'è anche uno scaffale dove di solito stazionano orribili compattoni sedicenti hi-fi, qualche raro pezzo vintage più carino (una volta c'era un coordinato Sony anni 70, peccato che costasse troppo per quel che valeva...), parti di PC, e via dicendo.
Dunque, dicevo, entro nel mercatino e mi dirigo subito verso lo scaffale dell'elettronicaglia. Guardo... e non credo a quello che vedo: come è possibile che questo oggetto si trovi qui ? Chi mai poteva avere in casa ciò e - senza rendersi bene conto di quello che stava facendo - lo ha portato al mercatino mettendolo in vendita per 50 euro ?
E' collegato alla presa, premo il pulsante di accensione, dopo qualche secondo lo schermo si riempie di scritte che indicano il fallimento di buona parte delle procedure di diagnostica. Ok, è parzialmente guasto... ma io mica sono un fesso, conosco bene quel trabiccolo e so che nella quasi totalità quel genere di guasto è dovuto a... per farla breve pago il cinquantino e me lo porto a casa tutto contento.
Aperto, dentro c'è più polvere che componenti. E' costruito veramente bene, tanti schedoni pieni di integrati, flat cables per le interconnessioni, robusto telaio di alluminio pressofuso. Si smonta e si rimonta in due balletti, sembra di avere a che fare - mutatis mutandis - con uno Studer.
Smontare tutto e solito trattamento: secchiata di sgrassatore, abbondante acqua corrente, asciugatura per tre giorni appoggiato sul termosifone in taverna. Alla fine è bello pulito e asciutto come il culetto di un neonato.
Nel frattempo Santa RS ha mandato i due componenti che secondo me andavano sostituiti, per la modica cifra di 25 euro. Armi in pugno (la solita stazione dissaldante Weller) smonto i due IC sospetti, metto al loro posto due zoccoli a tulipano, e riassemblo il tutto.
Power ON... self test... PASS PASS PASS PASS... YUH-UHHHH avevo ragione !!!!
E' con estremo piacere che vi presento il mio "nuovo" oscilloscopio digitale TEKTRONIX 2340 ritratto appena tornato alla vita.
Queste sono le tre schede della sezione di controllo-display (la scheda dei convertitori A/D e DSP sta sotto, e non è stato necessario smontarla).:
Sulla scheda più a sinistra ci sono due chip di NVRAM da 32Ks8, sono delle semplici RAM statiche che montano al loro interno una batteria al litio che permette la conservazione dei dati anche in assenza di alimentazione, per anni. Ma stavolta di anni ne erano passati troppi, circa 30, e la batteria aveva tirato le cuoia. Il primo errore che visualizzava la diagnostica infatti era "NVRAM: FAIL", gli altri che seguivano erano semplicemente conseguenze del mancato funzionamento della memoria e della corruzione dei dati in essa contenuti.
Calibrazione fatta (molto semplice seguendo le procedure descritte sul manuale), dopo cena rimonto il cabinet, ed è finito.
75 euro in tutto... un affarone !!!!!