Ieri pomeriggio è venuto a trovarmi Paolo, un amico prima ancora che un ex collega di lavoro nonchè un maestro sul piano tecnico-didattico. Oltre al consueto piacere di incontrarsi, con l'occasione ho voluto sottoporre alla sua attenzione il suono delle mie ESB 7/07.
Mi sarebbe piaciuto ospitare anche l'amico Roberto (metal_1076), sfortunatamente impossibilitato a venire da impegni familiari, che è un grande conoscitore di diffusori ESB e del loro suono, avendone ripristinati ed avendone ascoltati davvero in gran numero (DCM 2010, ESB 7/06, 7/08, 100LD etc.); con Roberto dunque l'appuntamento è rimandato.
Paolo si è presentato a casa tenendo in mano una bella pizza della Basf, lunghezza 2400ft, registrata 2T 38cm/s, back coated, sembrerebbe di provenienza RAI, ma di questo nastro parlerò più avanti...
Paolo si siede sul divano, al vertice del cosiddetto triangolo stereofonico, per iniziare la sessione di ascolto, non prima di aver apprezzato l'ordine del mio rack e la piacevolezza visiva trasmessa dalle ESB 7/07.
La traccia prescelta per valutare il famoso comportamento in bassa frequenza - mio cruccio da sempre - è stata Dreams dei Fleetwood Mac, della quale Paolo conosce a memoria il riff di basso. Ebbene il basso c'era... preciso, mai sporco, veloce, controllato, frenato e senza code. Un basso assolutamente pulito, nulla a che vedere con i bassi da home cinema o da car hifi con i quali per lunghi anni ho viziato il mio modo di ascoltare... un basso audiofilo è il termine corretto, direi.
Cosa dire sulla gamma media e su quella alta... io le trovo semplicemente perfette, pulite in maniera incredibile senza per questo divenire mai fastidiose o trapananti: trovo che questi due aspetti siano di difficile conciliazione, ma l'ing. Giussani ne era venuto a capo in maniera brillante.
Il senso di spazialità, profondità e tridimensionalità che sanno restituire questi diffusori è infine l'aspetto più riuscito di tutto il progetto, il cosiddetto valore aggiunto, perlomeno a mia impressione.
La catena di riproduzione utilizzata è stata la seguente:
- pre Technics SU-9070
- finale autocostruito con moduli Hypex OEM 400
- cdp Sony 338ESD
- giradischi Technics SL-1610 MkII con testina V15 III con stilo microridge
- cavi di potenza 2mt x 2,5mm di sezione
D'accordo il finale non è vintage, chiedo venia, ma dopo averne "ruotati" più di uno, ho trovato la quadratura del cerchio proprio con questo... parti nuove, affidabile, senza concessioni al risparmio nella costruzione, interamente dual mono, con una tipologia di funzionamento che gli consente di essere minuscolo (1U rack), di consumare poca corrente, di scaldare un nonnulla, di pesare poco (meno di 5Kg) e di spingere benissimo i miei diffusori... 250W su 8 ohm, 400W su 4 ohm, 20A di picco (40ms), fattore di smorzamento pari a 400 su 4 ohm (quindi bassa impedenza di uscita), impedenza di ingresso elevata, ottimale per qualsiasi pre, pari a 100K per ingressi bilanciati, 50K per ingressi sbilanciati... e il tutto suona senza alcuna coloritura... non saprei davvero cos'altro chiedere :)
Poi siamo passati all'ascolto di un disco, ho messo sul piatto il primo LP che mi ha ispirato simpatia, e che ricordavo essere ben inciso, ovvero Notorius dei Duran Duran. Anch'esso è stato riprodotto al di sopra di ogni sospetto, un poco più leggero sul basso rispetto al CD dei Fleetwood Mac, ma magari è anche un discorso di incisione, oltre che di diversità intrinseca dei dispositivi di riproduzione.
Abbiamo anche giocato un poco con l'equalizzatore parametrico, il Technics SH-9010, per provare a modificare il contributo in bassa frequenza, e devo dire che l'apparecchio assolve benissimo la propria funzione.
Promosse le ESB 7/07, ci siamo concessi aperitivo e Falanghina gentilmente offerti dalla mia signora :)
Concluso l'argomento ESB, ci siamo spostati in una stanza più piccola dove ho un rack secondario, lì abbiamo ascoltato il solito CD dei Fleetwod Mac su una catena composta da cdp Philips CD204, amplificatore Technics SU-7300 e diffusori Bose Acousimass 5.
Il suono è risultato tutto sommato gradevole, anche se molto più "scatolare" (i largabanda fanno quello che possono, un confronto con le 7/07 sarebbe ingeneroso), con il tipico basso un poco artificioso/pomposo che questo sistema di diffusori è in grado di tirare fuori, secondo me ideale per la visione di film, poichè sempre di grande impatto.
(SEGUE)
Mi sarebbe piaciuto ospitare anche l'amico Roberto (metal_1076), sfortunatamente impossibilitato a venire da impegni familiari, che è un grande conoscitore di diffusori ESB e del loro suono, avendone ripristinati ed avendone ascoltati davvero in gran numero (DCM 2010, ESB 7/06, 7/08, 100LD etc.); con Roberto dunque l'appuntamento è rimandato.
Paolo si è presentato a casa tenendo in mano una bella pizza della Basf, lunghezza 2400ft, registrata 2T 38cm/s, back coated, sembrerebbe di provenienza RAI, ma di questo nastro parlerò più avanti...
Paolo si siede sul divano, al vertice del cosiddetto triangolo stereofonico, per iniziare la sessione di ascolto, non prima di aver apprezzato l'ordine del mio rack e la piacevolezza visiva trasmessa dalle ESB 7/07.
La traccia prescelta per valutare il famoso comportamento in bassa frequenza - mio cruccio da sempre - è stata Dreams dei Fleetwood Mac, della quale Paolo conosce a memoria il riff di basso. Ebbene il basso c'era... preciso, mai sporco, veloce, controllato, frenato e senza code. Un basso assolutamente pulito, nulla a che vedere con i bassi da home cinema o da car hifi con i quali per lunghi anni ho viziato il mio modo di ascoltare... un basso audiofilo è il termine corretto, direi.
Cosa dire sulla gamma media e su quella alta... io le trovo semplicemente perfette, pulite in maniera incredibile senza per questo divenire mai fastidiose o trapananti: trovo che questi due aspetti siano di difficile conciliazione, ma l'ing. Giussani ne era venuto a capo in maniera brillante.
Il senso di spazialità, profondità e tridimensionalità che sanno restituire questi diffusori è infine l'aspetto più riuscito di tutto il progetto, il cosiddetto valore aggiunto, perlomeno a mia impressione.
La catena di riproduzione utilizzata è stata la seguente:
- pre Technics SU-9070
- finale autocostruito con moduli Hypex OEM 400
- cdp Sony 338ESD
- giradischi Technics SL-1610 MkII con testina V15 III con stilo microridge
- cavi di potenza 2mt x 2,5mm di sezione
D'accordo il finale non è vintage, chiedo venia, ma dopo averne "ruotati" più di uno, ho trovato la quadratura del cerchio proprio con questo... parti nuove, affidabile, senza concessioni al risparmio nella costruzione, interamente dual mono, con una tipologia di funzionamento che gli consente di essere minuscolo (1U rack), di consumare poca corrente, di scaldare un nonnulla, di pesare poco (meno di 5Kg) e di spingere benissimo i miei diffusori... 250W su 8 ohm, 400W su 4 ohm, 20A di picco (40ms), fattore di smorzamento pari a 400 su 4 ohm (quindi bassa impedenza di uscita), impedenza di ingresso elevata, ottimale per qualsiasi pre, pari a 100K per ingressi bilanciati, 50K per ingressi sbilanciati... e il tutto suona senza alcuna coloritura... non saprei davvero cos'altro chiedere :)
Poi siamo passati all'ascolto di un disco, ho messo sul piatto il primo LP che mi ha ispirato simpatia, e che ricordavo essere ben inciso, ovvero Notorius dei Duran Duran. Anch'esso è stato riprodotto al di sopra di ogni sospetto, un poco più leggero sul basso rispetto al CD dei Fleetwood Mac, ma magari è anche un discorso di incisione, oltre che di diversità intrinseca dei dispositivi di riproduzione.
Abbiamo anche giocato un poco con l'equalizzatore parametrico, il Technics SH-9010, per provare a modificare il contributo in bassa frequenza, e devo dire che l'apparecchio assolve benissimo la propria funzione.
Promosse le ESB 7/07, ci siamo concessi aperitivo e Falanghina gentilmente offerti dalla mia signora :)
Concluso l'argomento ESB, ci siamo spostati in una stanza più piccola dove ho un rack secondario, lì abbiamo ascoltato il solito CD dei Fleetwod Mac su una catena composta da cdp Philips CD204, amplificatore Technics SU-7300 e diffusori Bose Acousimass 5.
Il suono è risultato tutto sommato gradevole, anche se molto più "scatolare" (i largabanda fanno quello che possono, un confronto con le 7/07 sarebbe ingeneroso), con il tipico basso un poco artificioso/pomposo che questo sistema di diffusori è in grado di tirare fuori, secondo me ideale per la visione di film, poichè sempre di grande impatto.
(SEGUE)