Sono due giorni ormai che ascolto l'impiantino anni '60 dello studio, quasi ininterrottamente (poveri collaboratori), nella fattispecie una magica coppietta di stereo 20 con il pre stereo della Leak, usciti dalle sapienti mani dell'amico massimilano, che qui saluto, che me li ha ceduti in uno stato di perfetto funzionamento dopo radicale revisione.
Avendone già avuta una coppia qualche anno fa, devo ammettere che questi esemplari suonano in modo radicalmente diverso, evidentemente conta moltissimo una perfetta e accurata revisione e misurazione di tutta, proprio tutta la componentistica, tra valvole, resistenze, condensatori e potenziometri.
Se i miei quad II ammaliano con la loro inebriante tavolozza, il rogers cadet 3 "culla" l'ascoltatore con i suoi mediosi e eufonici ritmi, questa coppietta ,semplicemente incanta per risoluzione trasparenza assenza di grana e stratificazione della scena.
Ovviamente aiutati dalle favolose coeve cabasse dinghy monovia, efficientissime e facilissime, dei veri diffusori "cult" ancora in parte sconosciuti alla maggioranze degli appassionati.
Un sistema assolutamente incantevole e supremamente musicale, lontano dai perfezionismi forzati di certa alta fedeltà moderna :-), quindi onore al merito del grande harold leak.
Una menzione speciale anche al pre, lo avevo evidentemente sottovalutato, probabilmente il primo esemplare non era del tutto a posto..
In combinazione con il suo finale, dal quale trae la sua alimentazione, si esprime come un tutt'uno davvero convincente, per trasparenza e luminosità, qualità quasi mai presenti nei pre d'epoca.
Avendone già avuta una coppia qualche anno fa, devo ammettere che questi esemplari suonano in modo radicalmente diverso, evidentemente conta moltissimo una perfetta e accurata revisione e misurazione di tutta, proprio tutta la componentistica, tra valvole, resistenze, condensatori e potenziometri.
Se i miei quad II ammaliano con la loro inebriante tavolozza, il rogers cadet 3 "culla" l'ascoltatore con i suoi mediosi e eufonici ritmi, questa coppietta ,semplicemente incanta per risoluzione trasparenza assenza di grana e stratificazione della scena.
Ovviamente aiutati dalle favolose coeve cabasse dinghy monovia, efficientissime e facilissime, dei veri diffusori "cult" ancora in parte sconosciuti alla maggioranze degli appassionati.
Un sistema assolutamente incantevole e supremamente musicale, lontano dai perfezionismi forzati di certa alta fedeltà moderna :-), quindi onore al merito del grande harold leak.
Una menzione speciale anche al pre, lo avevo evidentemente sottovalutato, probabilmente il primo esemplare non era del tutto a posto..
In combinazione con il suo finale, dal quale trae la sua alimentazione, si esprime come un tutt'uno davvero convincente, per trasparenza e luminosità, qualità quasi mai presenti nei pre d'epoca.