In estate si sa che la cuffia fa sudare e per non sciupare la cuffia elettrostatica Stax 009 acquistata da poco, ho pensato di "rimettere in pista" una vecchia, ma ancora gloriosa AKG 240 sextett e una splendida cuffia Sony MDR 3000. (E non 1000 come avevo scritto all'inizio).Ammetto di avere gusti semplicissimi: mi piace solo il meglio (lo so, lo so, non fate i pignoli, lo so che lo ha detto Oscar Wilde prima di me...!) e quindi so di essere abituato male, abituato cioè ad ascoltare ad un livello qualitativo molto elevato da una cuffia Stax 009 con amplificatore a valvole in due telai Woo Audio. E anche vero che per soddisfare "gli orecchie" ho rinunciato ad acquistare un'auto e vado in scooter...perché, non essendo un nababbo, ci sono scelte che nella vita a volte si possono fare...
Ero quindi molto curioso di ascoltare di nuovo due cuffie dinamiche che ancor oggi, a mio avviso, sono assolutamente straordinarie. La AKG sextett la acquistai nel 1979 , ero ancora bambino, e mi ero innamorato di quel suono in cuffia cosi spazioso e così naturale. La cuffia Sony MDR 1000 é venuta dopo, all'inizio degli anni '90, quando mi resi conto che con l'AKG il digitale che usciva dal CD Player Sony quasi Top di gamma, con un'uscita cuffia dotata anche di volume regolabile, era inascoltabile: suono secco, asciuttissimo specie sugli acuti, peraltro freddi come il ghiaccio e con la tendenza a fare "zin zin" sui violini (qui invece rubo le parole ad un certo Bebo Moroni, che ammiro quasi come Oscar Wilde...). La colpa ovviamente non era della cuffia (come ho scoperto molto dopo...cioè pochi giorni fa!). Fatto sta che decisi, dopo averla ascoltata, di acquistare la Sony MDR 3000, allora Top di gamma. A dire il vero era appena uscita dal catalogo una cuffia ancora oggi ricercatissima da molti collezionisti, la Sony 10 King, una cuffia con i padiglioni ricavati da legno massello di ciliegio, che costava allora quasi tre milioni di lire ... La Sony MDR 3000 della King non aveva ereditato né il prezzo né i padiglioni in ciliegio, ma aveva ereditato gli stessi identici drivers, fatti da una sottilissima membrana di biocellulosa ...sottilissima ma anche resistentissima visto che la uso da venticinque anni e non ha mai fatto una piega! La Sony MDR 3000 supera per qualità, a mio avviso, le migliori cuffie dinamiche attuali, fra cui includo le Grado 1000 e le Sennheiser 800. Per connettere il mio DAC di qualità eccellente (Schiit Yggdrasyl, considerato fra i tre migliori del mondo, anche se non costosissimo...) alle cuffie AKG e Sony avevo bisogno di un amplificatore dedicato che avesse ingressi anche XLR (bilanciati), visto che ho due splendidi cavetti Nordost Odin per l'appunto XLR.
Ecco che, quasi per caso, mi imbatto su un noto sito di acquisti on line in un ampli, marca SMLS modello sp9, che sembrava avere tutto quello che cercavo.
Visto il costo, meno di 100 euro, ho subito fatto "click" sul pulsante di acquisto e ho atteso pazientemente (circa due settimane, come specificato fin da subito dal venditore) il suo arrivo, un pò scettico invero sulla qualità audio dell'apparecchio acquistato, visto il costo modesto.
Ecco: mi sono dovuto ricredere! Sia sulla qualità audio (eccellente fin da subito, e poi eccezionale dopo pochi giorni di rodaggio) sia sulla qualità costruttiva.
L,'ampli é piccolo, ma solido e ben rifinito, con una manopola del volume che consente una regolazione fine (essenziale per l'ascolto in cuffia!) e che, con una sola pressione, consente di commutare l'ingresso XLR a ingresso RCA (ovviamente qui presente, essendo l'RCA quello in genere utilizzato su tutti gli apparecchi audio non professionali, quindi il 99,9% degli apparecchi audio nelle case degli Italiani...).
Oltre la scelta di ingresso XLR o RCA, questo piccolo ampli consente anche una scelta di uscita sbilanciata (il classico pin jack delle cuffie ..) o uscita bilanciata (a quattro poli, come in alcune delle più recenti cuffie dinamiche e isodinamiche planari come le HiFiMan o le Audeeze.
Veniamo adesso alle impressioni di ascolto (in breve, si intende!). Tenete presente che in genere ascolto con la Stax 009 e non sono si palato facile, perché ascolto quasi solo musica classica, che poi é la musica che ascolto anche dal vivo circa due volte la settimana durante l'anno.
Dunque ho collegato il piccolo SMLS alla mia catena audio Mac Mini con Audirvana 3.0 collegato via USB con cavo Wire World Platinum a USB/SPDIF converter delle Berkeley Audio, connesso con cavo Nordost al DAC Schiit Yggdrasyl che appunto si connette con Nordost Odin XLR (alternati, per comparazione, ad ottimi Audioquest Amazon XLR). Come si evince il costo di ogni componente citato é superiore da 10 a 100 volte il costo del piccolo ampli per cuffia SMSL.
Ma...perdincibacco!, il piccolo cresce straordinariamente di qualità all'aumento della qualità imposto dagli altri componenti, in modo davvero inatteso. Tanto da far suonare la cuffia Sony MDR 3000 così bene...come non avevo mai sentito in oltre 20 anni di convivenza con questa cuffia! Le caratteristiche sonore, valutate soprattutto con la musica classica (grande orchestra in particolare) del piccolo SMSL accoppiato alla cuffia Sony sono: dinamica pressoché infinita, estremo realismo sonoro, con un soundstage che per una cuffia é davvero strepitoso, estrema piacevolezza anche delle alte e altissime frequenze, che in cuffia spesso risultano "affaticanti" dopo un ascolto prolungato, mentre con questa accoppiata SMLS - Sony MDR 1000 sono assolutamente naturali e non affaticanti, neppure ad elevati livelli di ascolto. Ora probabilmente parte del merito va alla catena digitale a monte, cioè al DAC Schiit e all'USB/SPIF converter della Berkeley, ma é certo che il piccolo SMLS esalta questa sorgente, certamente di alto livello e "analogica" nel senso migliore del termine come poche altre, e rende possibile un suono potente, caldo ed avvolgente, con un realismo a tratti impressionante.sono abituato ad ascoltare ad un livello qualitativo molto elevato.
Ero quindi molto curioso di ascoltare di nuovo due cuffie dinamiche che ancor oggi, a mio avviso, sono assolutamente straordinarie. La AKG sextett la acquistai nel 1979 , ero ancora bambino, e mi ero innamorato di quel suono in cuffia cosi spazioso e così naturale. La cuffia Sony MDR 1000 é venuta dopo, all'inizio degli anni '90, quando mi resi conto che con l'AKG il digitale che usciva dal CD Player Sony quasi Top di gamma, con un'uscita cuffia dotata anche di volume regolabile, era inascoltabile: suono secco, asciuttissimo specie sugli acuti, peraltro freddi come il ghiaccio e con la tendenza a fare "zin zin" sui violini (qui invece rubo le parole ad un certo Bebo Moroni, che ammiro quasi come Oscar Wilde...). La colpa ovviamente non era della cuffia (come ho scoperto molto dopo...cioè pochi giorni fa!). Fatto sta che decisi, dopo averla ascoltata, di acquistare la Sony MDR 3000, allora Top di gamma. A dire il vero era appena uscita dal catalogo una cuffia ancora oggi ricercatissima da molti collezionisti, la Sony 10 King, una cuffia con i padiglioni ricavati da legno massello di ciliegio, che costava allora quasi tre milioni di lire ... La Sony MDR 3000 della King non aveva ereditato né il prezzo né i padiglioni in ciliegio, ma aveva ereditato gli stessi identici drivers, fatti da una sottilissima membrana di biocellulosa ...sottilissima ma anche resistentissima visto che la uso da venticinque anni e non ha mai fatto una piega! La Sony MDR 3000 supera per qualità, a mio avviso, le migliori cuffie dinamiche attuali, fra cui includo le Grado 1000 e le Sennheiser 800. Per connettere il mio DAC di qualità eccellente (Schiit Yggdrasyl, considerato fra i tre migliori del mondo, anche se non costosissimo...) alle cuffie AKG e Sony avevo bisogno di un amplificatore dedicato che avesse ingressi anche XLR (bilanciati), visto che ho due splendidi cavetti Nordost Odin per l'appunto XLR.
Ecco che, quasi per caso, mi imbatto su un noto sito di acquisti on line in un ampli, marca SMLS modello sp9, che sembrava avere tutto quello che cercavo.
Visto il costo, meno di 100 euro, ho subito fatto "click" sul pulsante di acquisto e ho atteso pazientemente (circa due settimane, come specificato fin da subito dal venditore) il suo arrivo, un pò scettico invero sulla qualità audio dell'apparecchio acquistato, visto il costo modesto.
Ecco: mi sono dovuto ricredere! Sia sulla qualità audio (eccellente fin da subito, e poi eccezionale dopo pochi giorni di rodaggio) sia sulla qualità costruttiva.
L,'ampli é piccolo, ma solido e ben rifinito, con una manopola del volume che consente una regolazione fine (essenziale per l'ascolto in cuffia!) e che, con una sola pressione, consente di commutare l'ingresso XLR a ingresso RCA (ovviamente qui presente, essendo l'RCA quello in genere utilizzato su tutti gli apparecchi audio non professionali, quindi il 99,9% degli apparecchi audio nelle case degli Italiani...).
Oltre la scelta di ingresso XLR o RCA, questo piccolo ampli consente anche una scelta di uscita sbilanciata (il classico pin jack delle cuffie ..) o uscita bilanciata (a quattro poli, come in alcune delle più recenti cuffie dinamiche e isodinamiche planari come le HiFiMan o le Audeeze.
Veniamo adesso alle impressioni di ascolto (in breve, si intende!). Tenete presente che in genere ascolto con la Stax 009 e non sono si palato facile, perché ascolto quasi solo musica classica, che poi é la musica che ascolto anche dal vivo circa due volte la settimana durante l'anno.
Dunque ho collegato il piccolo SMLS alla mia catena audio Mac Mini con Audirvana 3.0 collegato via USB con cavo Wire World Platinum a USB/SPDIF converter delle Berkeley Audio, connesso con cavo Nordost al DAC Schiit Yggdrasyl che appunto si connette con Nordost Odin XLR (alternati, per comparazione, ad ottimi Audioquest Amazon XLR). Come si evince il costo di ogni componente citato é superiore da 10 a 100 volte il costo del piccolo ampli per cuffia SMSL.
Ma...perdincibacco!, il piccolo cresce straordinariamente di qualità all'aumento della qualità imposto dagli altri componenti, in modo davvero inatteso. Tanto da far suonare la cuffia Sony MDR 3000 così bene...come non avevo mai sentito in oltre 20 anni di convivenza con questa cuffia! Le caratteristiche sonore, valutate soprattutto con la musica classica (grande orchestra in particolare) del piccolo SMSL accoppiato alla cuffia Sony sono: dinamica pressoché infinita, estremo realismo sonoro, con un soundstage che per una cuffia é davvero strepitoso, estrema piacevolezza anche delle alte e altissime frequenze, che in cuffia spesso risultano "affaticanti" dopo un ascolto prolungato, mentre con questa accoppiata SMLS - Sony MDR 1000 sono assolutamente naturali e non affaticanti, neppure ad elevati livelli di ascolto. Ora probabilmente parte del merito va alla catena digitale a monte, cioè al DAC Schiit e all'USB/SPIF converter della Berkeley, ma é certo che il piccolo SMLS esalta questa sorgente, certamente di alto livello e "analogica" nel senso migliore del termine come poche altre, e rende possibile un suono potente, caldo ed avvolgente, con un realismo a tratti impressionante.sono abituato ad ascoltare ad un livello qualitativo molto elevato.