Immagino che sarà capitato a tutti di mettere mano al restauro di un apparecchio "vissuto" nella casa di un accanito fumatore. Chi non ha avuto questa esperienza può dichiararsi fortunato; gli altri hanno combattuto con colate gialle e marroni di sgrassatore, con puzza di nicotina rilasciata dai pannelli di legno, con vu-meter dal vetrino opacizzato, pannelli di alluminio che sembrano color champagne ma in realtà sono bianchi, schede elettroniche coperte di uno strato di polvere fetida, gomme crepate...
Proprio oggi ho iniziato il restauro completo di un "mostro sacro" completamente affumicato, acquistato due anni fa (o forse tre ?) da un nostro collega di forum e lasciato lì in attesa vuoi per ignavia, vuoi per la gravità del compito. E' sparito un intero flacone di sgrassatore solo per il mobile e per le schede dell'elettronica, mentre la meccanica verrà completamente smontata, pulita, sistemata e rigommata nei prossimi giorni.
Tra recap totale dell'elettronica, revisione della meccanica, riassemblaggio e tarature alla fine andrà via una settimana.
Ne vale la pena ? Beh, direi che per un Nakamichi 1000 (quello con i vu-meter ad ago e gli slider, per capirci) si può anche fare lo sforzo :)
Già che ci siamo, una domanda. Osservate il pannello frontale:
Il tempo e le altrui dita hanno parzialmente cancellato le tacche della scala del cursore che controlla il livello di registrazione dall'ingresso linea. Come fareste a ripristinarle facendo un bel lavoro (se dovesse venire male, meglio lasciarlo come sta) ?